martedì 12 gennaio 2021

#28 SINTESI FINALE

 L'eudiometro (step 1) è uno strumento poco conosciuto a causa dell'avanzamento scientifico che ha portato al cambiamento e miglioramento dello strumento stesso (step 3) e alla creazione di nuove tecnologie sostitutive. Nel tempo sono stati anche brevettati strumenti, simili a quello originario, oppure singole parti di questi (step 17) in cui si possono notare i miglioramenti apportati. Anche grazie alle immagini che possiamo trovare dei diversi eudiometri della storia si può comprendere il funzionamento, il cambiamento e l'innovazione scientifica nel tempo (step 2).

Nasce intorno al 1700, ad opera di J. Priestley, ma, con il passare degli anni viene perfezionato e modificato da diversi scienziati di grande spessore(step 9) e venne utilizzato per misurare la salubrità dell'aria in prossimità di zone paludose.
In tempi antichi (step 7) l'etere, i gas ecc erano visti come anime, simboli di religiosità, concetti ancora sconosciuti che nel tempo vennero poi studiati e controllati anche da apparecchi scientifici che ancora oggi vengono utilizzati e sono fondamentali per lo studio della chimica, questi creavano nella mente degli umani concetti e fantasie che venivano poi tradotte in miti e storie per dare un  senso e una soluzione a fenomeni che non sapevano spiegare.

L'eudiometro è composto da diversi elementi (step 16), ognuno con una funzione specifica, con materiali appositi (step 8), scelti in base alla funzione della singola parte. Avviene una piccola esplosione che fa innalzare il livello dell'acqua situata in un recipiente di vetro, questo permette poi di misurare il volume effettivo dl gas presente a seguito della reazione chimica avvenuta (step 22).

L'ambito in cui opera e in cui utile utilizzare l'eudiometro è appunto quello della chimica, scienza antica che spazia in diversi temi e concetti (step 4step 14). La reazione (step 5) che avviene al suo interno coinvolge principalmente l'ossigeno e il metano, si tratta della combustione (step 26) in cui ha anche ruolo fondamentale l'idrogeno.

Oggi l'eudiometro non è molto noto, infatti tramite la ricerca fatta con Books Ngram Viewer (step 24) abbiamo notato come nella storia i termini che ruotano intorno allo strumento vengono sempre meno utilizzati con il passare del tempo. Per quanto riguarda i libri (step 10) e i francobolli (step 18), i più noti riguardanti l'eudiometro risalgono intorno agli ultimi anni del '800 e i primi del '900. Alcuni strumenti hanno attualmente preso il posto dell'eudiometro, in molto meno tempo e digitalmente riescono a misurare la qualità dell'aria attraverso il rilevamento di gas circostanti (step 13). Anche attraverso la ricerca di costruttori dell'eudiometro si può notare come non venga propriamente prodotto lo strumento ma solamente parti integranti che vengono utilizzate solamente in laboratori chimici o nelle scuole con scopo didattico (step 11).

Se si guarda il contorno dello strumento si spazierà in ambiti più ampi, come la combustione, la chimica, le reazioni e i gas (step 6), a questo riguardo si è parlato di cinema (step 12) e fumetti (step 21): nel cinema l'eudiometro si può trovare in diverse scene, non come protagonista, riguardanti laboratori di chimica, riguardo i fumetti invece si possono trovare diverse vignette rappresentanti l'ambito di utilizzo dello strumento.

I numeri che sono stati collegati allo strumento sono stati ricercati fra date, numeri associati a caratteristiche costruttive e particolari della smorfia napoletana (step 15). 

Nel blog è stato inserito anche una parte più personale (step 25) in cui si può osservare il concetto di tempo vissuto attraverso oggetti semplici.

Attraverso la mappa concettuale (step 27) e l'abbecedario (step 19) si può avere un'idea generale dei concetti e termini che ruotano intorno allo strumento protagonista di questo blog.

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