venerdì 30 ottobre 2020

#8 I MATERIALI


L'eudiometro ha come materiali principali di costituzione:
  • il VETRO, il tubo graduato e il contenitore dell'acqua sono entrambi in vetro trasparente. Le prime tracce si hanno nel III millennio a.C. in Mesopotamia in cui veniva utilizzato come decorazione, in seguito si sviluppò la tecnica del soffiaggio durante l'Impero Romano, poi iniziò la tecnica del mosaico con vetro fino ad arrivare ai giorni nostri con l'evoluzione delle tecniche.
  • il SUGHERO, il turacciolo in cui passano i fili metallici è in sughero. E' un materiale naturale derivato dal rivestimento di radici e fusti, viene utilizzato maggiormente per la creazione di tappi ma anche in ambito aereospaziale come scudo termico.
  • il METALLO, i fili e le sferette sono in metallo, materiale presente fin dai tempi più antichi, tanto importante da dare nomi a delle epoche di sviluppo umano fondamentali: età del ferro, del rame, ecc.. Esistono molte leghe metalliche con differenti caratteristiche e prestazioni.


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giovedì 29 ottobre 2020

#7 IL MITO

L'uomo nei tempi antichi cercava di dare un senso a ciò che vedeva attraverso la mitologia, in seguito anche nella filosofia si cerca di spiegare ciò che circonda l'uomo e i fatti che si osservano.

Ciò che circonda l'uomo è materia, questa è formata convenzionalmente da quattro elementi principali: l'acqua, l'aria, il fuoco e la terra. Questi elementi sono sempre stati al centro di racconti e miti, uno di questi in particolare si sposa bene con l'eudiometro, che si occupa dello studio dei gas, strettamente collegati all'aria.

Fig. 1

 

ETERE

Nella mitologia greca la divinità del cielo e dell'aria suprema respirata dagli dei è Etere (Fig. 1), in contrapposizione con l'aria respirata dai comuni mortali. 
Etere è il secondo volto del cielo, l'altro è Urano con cui spesso viene confuso, in realtà quest'ultimo è il dio del cielo stellato, più ricorrente nelle leggende perchè più vicino agli uomini mortali.





Fig. 2
Un esempio di mitologia e religiosità sono le fiamme eterne, queste infatti sono fuoriuscite di gas dal terreno che venendo a contatto con l'ossigeno prendono fuoco fino a che la riserva di gas non termina. Per l'uomo dei pilastri di leggende religiose.
Un esempio lo è il tempio del fuoco zoroastriano di Ateshgah, Azerbaijan.




Fig. 3
 
Fin dai tempi di Mileto ed Anassimene l'unica materia aeriforme conosciuta era l'aria, tutto ciò che poteva evaporare o disperdersi nell'aria veniva chiamato "spirito", che significava "aria" o "fiato".
Jean Baptiste van Helmont (Fig. 3) fu il primo chimico a studiare i vapori prodotti dai suoi esperimenti, scoprì che erano molto simili all'aria in apparenza ma si comportavano diversamente, quasi come il caos.
Da qui ne deriva il nome, per la pronuncia fiamminga, GAS.

#6 IL SIMBOLO



SIMBOLO DI GAS INFIAMMABILI

Essendo gas infiammabili, con la presenza di metano, quelli presi in considerazione, un primo collegamento va ai simboli della sicurezza che vengono posti in luoghi in cui sono presenti gas infiammabili pericolosi.
Questo rombo rosso, in figura, con il numero 2 riguarda i gas (il 3 invece simboleggia i liquidi).

#5 IL PRINCIPIO FISICO

 


Alessandro Volta riempì il tubo in vetro di aria e aria "infiammabile" (aria con presenza di metano) e fece scoccare una scintilla grazie ai fili metallici e alle due sferette di metallo. Ottenne così un'esplosione in cui l'acqua saliva sensibilmente nel tubo di vetro grazie alla condensazione prodotta.
L'aria presente quindi diminuiva drasticamente e Volta capì che l'aria comune spariva mentre all'interno del tubo rimaneva solo quella "flogistizzata", ovvero priva di ossigeno.

In realtà la reazione tra l'ossigeno dell'aria e il metanoCH4 + 2O2 → CO2 + 2H2O, con la successiva condensazione dell'acqua, comporta una contrazione della miscela aeriforme, pari a due volte il volume di metano introdotto.
Volta quindi scoprì la sintesi dell'acqua senza accorgersene perchè il suo strumento conteneva acqua. Questo particolare infatti non sfuggirà ad Antoine-Laurent de Lavoisier che userà un'eudiometro con mercurio.



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#4 LA SCIENZA

 


LA CHIMICA

La chimica (da kemà, il libro dei segreti dell'arte egizia, da cui l'arabo "al-kimiaa" "الكيمياء") è la scienza che studia la composizione, le proprietà, lo stato della materia e i suoi comportamenti definiti dalla composizione di tipo organico ed inorganico. Viene definita "la scienza centrale" ("central science" in inglese) perchè connette tutte le altre scienze naturali.

Le origini della chimica hanno inizio in modo molto casuale e legato all'avanzamento delle tecnologie, fin dai tempi degli Egiziani e dei Sumeri venivano praticate preparazioni metalliche, creazione di saponi, oli ed essenze, che nel tempo verranno poi perfezionate nelle tecniche, ma che possiamo considerare come un primo approccio alla chimica.

La vera nascita però si fa risalire alla metà del 18° secolo, quando nascono teorie e sperimenti che la definiscono come scienza autonoma. La suddivisione delle diverse branche avverà poi solo alla fine del 19° secolo. 

 

Inglese: Chemistry
Tedesco: Chemie



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#3 GLOSSARIO

Fig. 1
 
Gli eudiometri più antichi erano composti da molti componenti complicati e ingombranti (Fig. 1).
 Con l'arrivo di Alessandro Volta si ha un miglioramento dell'oggetto stesso che lo rende molto più semplice sia alla vista che all'uso. (Fig. 2)


Fig. 2

Fig. 3




























Nelle due immagini (Fig. 2 e Fig. 3) si può osservare lo stesso oggetto con disposizione dei componenti differente data dal passare degli anni e dalla presenza di nuove tecnologie.
I componenti principali, che possiamo osservare in entrambe le figure (Fig. 2 e Fig. 3), sono:
  • TURACCIOLO : (Fig. 2, A) tappo in sughero posto all'estremità del primo contenitore in vetro
  • FILI METALLICI : (Fig. 2, a) attraverso il turacciolo passano due fili metallici che terminano all'esterno del tubo con due sferette metalliche
  • TUBO IN VETRO : (Fig. 2, E') il tubo graduato, suddiviso in 24 tacche ognuna suddivisa in altre 12 (Fig. 2, E), veniva riempito di aria e aria infiammabile (con presenza di ossigeno)
  • CONTENITORE : Contenitore riempito d'acqua  (Fig. 2, D)



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#2 L'IMMAGINE


Immagine dell'eudiometro conservato al Tempio Voltiano, museo scientifico situato a Como.

SitografiaEudiometro A.Volta


Disegno dell'eudiometro

fonte: "A text-book of physiology: for medical students and physicians",
William H., 1916

SitografiaImmagine

lunedì 12 ottobre 2020

#1 IL NOME

 EUDIOMETRO: (dal gr. εὔδιος "aria pura" e μέτρον "misura")  E' un apparecchio introdotto da J. Priestley e perfezionato successivamente da A. Volta alla fine del 1700. All'inizio questo apparecchio veniva usato per conoscere il grado di purezza dell'aria, grazie alle proprietà che hanno alcune sostanza di assorbire l'ossigeno, in seguito venne utilizzato per la misurazione del volume nei gas soggetti a combustione.

Inglese: Eudiometer
Spagnolo: Eudiómetro
Francese: Eudiomètre
Tedesco: Eudiometer


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#28 SINTESI FINALE

  L' eudiometro ( step 1 )   è uno strumento poco conosciuto a causa dell'avanzamento scientifico che ha portato al cambiamento e mi...